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MUSICISTA

Progetti musicali

SOLOS​
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l clarinetto come strumento per nuove esplorazioni. Il vento e il legno, combinati con un utilizzo sperimentale dell’elettronica, danno forma a sonorità intriganti in grado di tenere insieme presente, passato e futuro. Il clarinetto diventa così una chitarra elettrica, un sintetizzatore, un set percussivo e tutti questi strumenti insieme.

 
 
 
 
OLIVER RIVER GESS BAND
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La "Oliver River Gess Band" – il cui nome allude scherzosamente a un torrente locale, con un riferimento alla tradizione fluviale delle orchestre che si esibivano sui battelli del sud degli States all’epoca in cui la grafia del termine "jazz" non era ancora standardizzata – nasce a Cuneo nel 1991, esibendosi per i primi tre anni di attività come "King Oliver’s Jazz Keepers".
L'intento è, fin dal principio, programmatico: divulgare e proporre dal vivo il genere New Orleans degli albori, e in particolare le incisioni del leggendario “King” Oliver con la sua Creole Jazz Band. L’opera richiede un accurato e laborioso recupero degli arrangiamenti originali, realizzato con pazienti trascrizioni da registrazioni spesso rudimentali, una caratteristica dell’orchestra che ottiene immediati e prestigiosi consensi già alle prime esibizioni in concerto.

 
 
 
 
 
 
TAXI DOWNTOWN TRIO
 

Fare male con delicatezza, accarezzare graffiando le corde e la voce.Taxi Downtown è la strada più veloce verso i bassifondi della musica, in quella zona della città dove stanze sordide si aprono solo ai clienti fedeli, ai protagonisti e ai destinatari delle storie del blues.Taxi Downtown non ti porta dove volevi andare, perché il taxista è come il barista ed è come il blues, l'acustico pare elettrico e melodie conosciute si diluiscono in arrangiamenti originali.Taxi Downtown non fa nemmeno pagare la corsa. Perché è lì che voleva andare anche lui.

 

 

OFFICINE PSYCHO

 
Note rotolano e rimbalzano su lamiere e tamburi come elettrici ippocampi sulla scia di draghi d'acciaio e frustate di luce, volti sporchi di paura in processione, danze violente di soldati in guerra senza un re, deserti di suono pietrificato, silenzio primordiale incarnato, caduta nel tempo, liturgie sghembe e metalliche dell'alienazione quotidiana, occhi innocenti nel rumore bianco di mille fabbriche, un'ara in fiamme, offesa, in un inquieto concerto di neve mentale".
Sonorità incontrano l'immagine in una 'visione' che trascende le consuete rotte musicali per avventurarsi sui sentieri folgoranti dell'improvvisazione.
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